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giovedì 29 novembre 2018

Ecosistema Google Home: analisi delle bande

Proseguendo nell'approfondimento iniziato con il precedente articolo focalizzato sulla privacy, oggi approfondirò la tecnologia Google Home, gli utilizzi di banda e le direttrici geolocalizzate.


Scenario

In una stessa abitazione coesistono due Google Home Mini, uno è stato mutato con il suo tasto, l'altro no. In entrambi i casi durante tutto il test, non sono stati utilizzati e non sono stati richiamati comandi vocali. All'interno dell'ecosistema coesistono dei dispositivi eMylo e dei Sonoff, con anche delle luci smart.

La rete è dedicata, la parte wifi risiede su una vlan 802.1q separata ed i dispositivi attraversano un firewall L7 in grado di ispezionare a livello applicativo il traffico. L'access point utilizzato è anch'esso un L7, in grado di effettuare la medesima ispezione (seppur con scala temporale diversa, per cui la lettura dei grafici potrebbe trarre in inganno, ma non è un problema perchè viene spiegato nelle didascalie).



Bande utilizzate

 

Google Home con microfono attivo

Ci interessa la linea blu. Circa 1,24MByte/minuto (il taglio è da 1 minuto), ovvero circa 16Kbit/s. I più attenti assoceranno questo valore al valore tipico di un canale audio, i più esperti di VoIP ricorderanno il protocollo G726, G727, G728, tutti impostati su uno stream a 16Kbit/s. Magari è una coincidenza, non lo possiamo sapere.


Google Home con microfono spento


Inizialmente quasi 8MB di picco all'atto di spostare l'interruttore su off, poi a regime oltre 400Kbyte al minuto, davvero tanto.

Sonoff

 

eMylo


Luci RGB Bawoo


Onestamente gli altri dispositivi sviluppano poca roba, in linea con il polling che fanno.


Direttrici e geolocalizzazioni


Google Home con microfono attivo

Tutto in regola, tutto sommato deve connettersi per lavorare, anche se le connessioni persistenti non sono poche, ma ci sta.

Google Home con microfono spento

Qui il risultato è interessante: non cambia di una virgola. Microfono acceso o spento, le connessioni sono identiche. Certamente lui deve funzionare, comunque è visibile dall'app e può essere gestito. Fatto sta che tutto rimane invariato.

Sonoff

eMylo


Luci RGB Bawoo


Non ho motivo di aggiungere altro sui tre dispositivi elencati, è giusto e fanno ciò che devono. Giusto una riflessione: i server si trovano in Germania. Probabilmente è stato fatto per ridurre le latenze degli utilizzatori europei.

 

 

Approfondimento dei dump del google home a microfono spento

Questo è un dump di circa 30 secondi del traffico del dispositivo a microfono spento. E' evidente che continua a lavorare normalmente. Fa qualche ping, qualche risoluzione dns per capire se ha ancora connessione attiva, qualche scambio di dati, insomma... le solite cose.

A dispositivo mutato abbiamo provato a dire alcune frasi "interessanti", ed abbiamo visto del traffico verso direttive forse diverse (ma quello di google è comunque un pool enorme). Geolocalizzandole abbiamo definito alcuni ip appartenenti all'autonomus system Google, ed un altro IP verso l'operatore Telecom Italia. Onestamente non è semplice capire perchè o se si tratti di una coincidenza. Di sicuro non vedo motivo affinchè lui debba contattare un ip di Telecom, ma tutto sommato questo non significa nulla. Oltretutto fa parte del cosmo Akamai, quindi può significare tutto e niente. Necessiterebbe di un approfondimento certamente più accurato, ed ora non ho tempo di entrare così profondamente in questo dettaglio.


Conclusioni


Il test è durato un'ora abbondante, ma conto di mantenere questa configurazione per un paio di giorni. A breve un aggiornamento. Di sicuro lo spegnimento del microfono NON è paragonabile allo spegnimento elettrico: il dispositivo continua a comunicare normalmente. Non è detto che questo sia necessariamente sbagliato, tutto sommato il dispositivo è comunque visibile ed in grado di interagire con l'ecosistema attraverso l'app (basta dire "di a tutti" per coinvolgerlo comunque). Capire se e cosa sta inviando, è tutta un'altra storia. Le connessioni sono totalmente crittografate (https).

L'importante è non illudersi che il microfono spento ci salvaguardi, nel dubbio e qualora in un determinato momento si cerchi un po' di privacy extra, scollegare l'usb non è una cattiva idea. Laddove sia possibile e il dispositivo non abbia la batteria, come in alcune versioni.


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lunedì 26 novembre 2018

Google e la nostra privacy, qualche esempio hands on

Molto spesso sento dire "che mi importa se mi rubano la password, cosa vuoi che vedano?".

Oggi proviamo a fare un gioco di prestigio. Prendiamo il nostro account google, ci offre molti servizi, ma che vuoi ci sia al suo interno? Pronti a stupirvi?


https://www.google.com/maps/timeline



Qui trovate tutti i vostri spostamenti. Tutti. Nel mio caso, dal 2014 in poi. Divertitevi a cliccare sui puntini rossi, scoprirete che viene memorizzato proprio tutto, ogni percorso, sosta, persino se siete andati a piedi o in auto.




https://myaccount.google.com/activitycontrols

Facciamo una cosa, "tagliamo corto", clicchiamo su questo link. Scopriamo insieme cosa viene memorizzato.

Bhè, ovviamente le ricerche effettuate con chrome e youtube... che domande.



 



Vanno tanto di moda i dispositivi, quindi non volete memorizzare tutto ciò che avete detto con "ok google" ?


Nel mio caso il termostato di casa aveva sufficienti elementi per denunciarmi per stalking.

Ovviamente non parliamo dei file, tramite google drive (ora backup e sync), sempre più aggressivo (basta inserire una chiavetta per allertarlo e domandarci se vogliamo fare il backup di quei file.

Vogliamo dimenticarci ovviamente dei contatti del telefono? E delle email su gmail e quindi di tutti gli account di registrazione fatti con la stessa email altrove?

Qualora fosse sfuggito qualcosa... bhè... ci sono sempre i DNS di google, il classico 8.8.8.8 e 8.8.4.4 che raccolgono tutto ciò che è (casomai) sfuggito...

A breve farò un esperimento. A tempo debito ci sarà da divertirsi. Avete presente quando cercate qualcosa e per una settimana tutte le pubblicità vi tartassano con prodotti correlati? Il fenomeno è diffuso e normato... ma...