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venerdì 28 ottobre 2022

Consumi energetici: in quanto tempo si ripaga un PC green di nuova generazione sostituendone uno vecchio?

Argomento saliente degli ultimi tempi è certamente l'aumentare dei consumi energetici, diventati oramai insostenibili per molte aziende. 

Io, come tutti, ho affrontato l'argomento domandandomi cosa è possibile fare nel mio energivoro settore per contenere i costi. La domanda, quindi, che mi sono posto è stata: in quanto tempo si ripaga un PC green di nuova generazione sostituendone uno vecchio? Inoltre, le performance di un PC molto poco energivoro sono accettabili in un contesto aziendale?

Va fatta una premessa: più andiamo avanti e meno consumano le apparecchiature. Questo vale per i server e vale per i personal computer. Ho misurato, quindi, 3 PC di generazioni diverse tra di loro cercando di tenere le macchine in condizioni di carico quanto più simili possibile.

PC1: Macchina assemblata, i7, 16Gb di RAM, SSD, anno 2018, 152W


PC2: Macchina brandizzata, i7, 8Gb di RAM, SSD, anno 2017, 114W



PC3: Macchina micro brandizzata, Ryzen5 3,9Ghz, 8Gb di RAM, SSD, anno 2022, 21W




Qualche considerazione: 
  • tutte le macchine hanno dischi SSD, pertanto comunque già alla base meno energivori di quelli con dischi meccanici.
  • la foto è stata fatta a macchina a riposo, con qualche foglio di calcolo aperto, browser e posta. Con l'aumentare del carico aumenta ovviamente anche l'assorbimento.
  • gli assorbimenti si riferiscono ovviamente al solo case.
  • questa specifica ultima macchina è stata selezionata tra diverse macchine proprio per il suo consumo ridotto, ma con caratteristiche tecniche assolutamente di rilievo. 

Rispondiamo quindi subito alla seconda domanda: le performance di un PC molto poco energivoro sono accettabili in un contesto aziendale? In questo caso e con questa macchina assolutamente SI. Questo micro PC non ha nulla da invidiare alle macchine recenti ma che consumano quasi il triplo. Manca il lettore DVD, ma francamente non lo ritengo indispensabile e comunque si può sopperire con un lettore DVD USB esterno.

A questo punto, per rispondere alla prima domanda, ho preso l'ultima bolletta energetica, ricavando il costo complessivo di 0,67 euro/kWh in fascia F1, ovvero la fascia tipica degli uffici.

Facendo una media delle 2 macchine tower, ne deriva un consumo medio di circa 135W che, 8h al giorno, dal lunedì al venerdì (260gg) fanno circa 280kWh, ovvero circa 190 euro. In caso di macchina lasciata accesa h24, il costo annuo energetico sarà di 790 euro circa.

La macchina di nuova generazione invece consumerà all'anno appena 43 kWh, ovvero poco meno di 28 euro. Se accesa h24, invece, consumerà 250 euro circa.


Conclusioni

Sostituendo, quindi, un pc (nemmeno tanto obsoleto) otterremo da questa simulazione un risparmio annuo di oltre 160 euro a postazione di lavoro accesa 8h al giorno e di 542 euro in caso di macchina sempre accesa

Se in azienda abbiamo 50 postazioni, il risparmio supererà facilmente gli 8.000 euro/anno per gli uffici virtuosi che spengono le macchine e i 27.000 euro/anno per gli uffici che lasciano tutto acceso (per consentire, ad esempio, il telelavoro). 

E tutto questo non tiene conto del beneficio derivato dalla sostituzione del parco macchine obsoleto, ovvero di avere macchine più recenti e più veloci, che si traduce comunque in una riduzione dei tempi morti del lavoratore.
 
Intendiamoci, non è un calcolo scientifico, carichi di lavoro diversi ottengono un consumo energetico diverso, per quanto obiettive possa aver fatto le misurazioni, comunque non può tecnicamente essere un calcolo matematico preciso. 


E i server?

I server sono un capitolo a parte, ancora più estremo. Per fare una simulazione bisognerebbe andare caso per caso, tuttavia basti pensare che in media un vecchio IBM x3500 di seconda generazione consuma circa 600W, un nuovo server (decine di volte più performante) ne consuma in media 200. Sostituire un server con uno nuovo, oggi, fa risparmiare indicativamente circa 2.400 euro all'anno. Se iniziamo a valutare la virtualizzazione di più macchine fisiche su di un unico hardware, poi, il risparmio diviene esponenziale.





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