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giovedì 4 giugno 2015

Come proteggersi dai CallCenter invadenti

Accade, purtroppo sempre più spesso, che CallCenter in totale non ottemperanza delle norme vigenti, contattino ripetutamente numeri telefonici senza alcuna autorizzazione e nonostante l'interlocutore abbia esplicitamente espresso la volontà di essere rimosso dalle liste.



Ho dato l'autorizzazione oppure no?


Iniziamo con il dire che è opportuno evitare di rilasciare l'autorizzazione al trattamento dei dati per finalità commerciali se non si vuole essere contattati. E' semplice buonsenso, se si mettono crocette ovunque senza leggere, il minimo che possa accadere è questo. Ad ogni modo è diritto di ognuno revocare, in ogni momento, la propria scelta. Questo vale sia per il numero di telefono, sia per gli SMS, sia per le email.

Particolare attenzione è necessario prestarla al consenso verso soggetti terzi che, sostanzialmente, autorizza il richiedente a trasmettere e condividere liste di nominativi con soggetti esterni. Probabilmente è proprio questa la parte più importante, non è inusuale assistere ad aziende che aprono, inviano comunicazioni commerciali e chiudono nel giro di poco, trasferendo il diritto ad utilizzare i nominativi a nuove aziende, in un circolo vizioso del tutto incontrollato.



Non sempre è tutto nella legalità


Purtroppo lo spam che io chiamo "semi autorizzato" (ovvero quello spam proveniente da marketing aggressivo ai limiti della legalità e che si trova in una zona grigia) è spesso complesso da combattere, però possiamo tentarci.

Fortunatamente non lavorano tutti così e, anzi, conosco personalmente CallCenter che gestiscono l'outbound in piena legalità e nel rispetto delle norme dettate dal garante della privacy.



Tuteliamoci


Ho ricevuto una telefonata sgradita, quali sono gli step da seguire?




Fase Uno: risolviamola pacificamente


  1. Veniamo a conoscenza dell'azienda che gestisce il CallCenter, quindi comunichiamo all'operatore la volontà di essere rimossi dalle liste. "Vodafone", "Wind", "Tre", "Tim" o "Enel", "Edison" e così via, non è una risposta che accetteremo, perchè i marchi sopra citati non fanno outbound (chiamate in uscita) ma ricevono solo inbound (chiamate in ingresso). Chi chiama sono le agenzie, e a noi interessa sapere il nome dell'agenzia. Esiste anche la "diretta" dell'operatore di turno, certo, ma cura clienti enterprise e non effettuerà chiamate alla "signora Maria", questo è poco, ma sicuro.
  2. Chiediamo quando abbiamo prestato il consenso. Se ci stanno chiamando, hanno trovato il numero da qualche parte oppure abbiamo esplicitamente prestato il consenso nei confronti di qualcuno. E' nel nostro diritto conoscere quando e a chi il consenso è stato dato.

Siate rispettosi del lavoro altrui, spesso l'operatore è solo un subordinato e non ha alcuna colpa della politica aziendale con cui avvengono le telefonate.



Fase Due: è arrivato il momento di segnalare al Garante


Quando la Fase Uno non basta ed i contatti continuano (da parte della stessa agenzia), è necessario segnalare il problema al garante.


  1. Innanzitutto dobbiamo inserire il nostro numero nel "Registro Pubblico delle Opposizioni" mediante l'apposita area gratuita http://www.registrodelleopposizioni.it/it/abbonati/home-abbonato - Maggiori informazioni si trovano navigando all'interno del sito, potrà iscriversi chi compare in registri pubblici ma non desidera essere contattato per motivazioni commerciali
  2. Passati 15 giorni, dopo esserci iscritti al registro pubblico delle opposizioni, possiamo compilare questo modulo Segnalazione telefonate pubblicitarie su utenza iscritta al registro delle opposizioni ed inviarlo all'indirizzo urp@gpdp.it oppure mediante PEC all'indirizzo urp@pec.gpdp.it


A questo punto il Garante verifica l'abuso e, in caso di accertata violazione, commissiona una multa da 10.000 a 120.000 euro.

Solo le persone fisiche possono utilizzare questa modalità gratuita, tutti gli altri soggetti sono tenuti ad avviare un'istruttoria che, normalmente, ha un costo iniziale di euro 150,00.



Fase Tre: "la guerra è guerra"


Nulla ci vieta di utilizzare sui nostri telefoni software in grado di BlackListare numeri di telefono e chiamate anonime. Esistono persino molti telefoni fissi con Android e che, quindi, possono ospitare facilmente questi software.

Per Android si trovano tonnellate di software e funzionano quasi tutti abbastanza bene in ambito chiamate ed SMS. Per Apple c'è qualcosa a pagamento e per BlackBerry, quando controllai, ebbi delle difficoltà nel reperire un'app realmente valida (ma non è escluso che abbia formulato male le mie ricerche o abbia dedicato troppo poco tempo al problema).



Mail Unsubscribe


Per le email il discorso è molto più ampio e verrà trattato in un articolo futuro. Per ora ci basta sapere che, a volte, i link "unsubscribe" non solo non annullano la sottoscrizione, ma comunicano agli spammer che l'email è realmente presidiata e la pubblicità è arrivata a destinazione, sortendo esattamente l'effetto opposto di quanto sperato.